In un territorio quale è quello della provincia di Salerno ove migliaia di imprese producono eccellenze agricole che danno lustro al Made in Italy, l’azione effettuata dal Nucleo Anticontraffazione dei Carabinieri di Salerno dimostra l’efficacia dell’attività di controllo che Coldiretti ha sempre sostenuto a tutela dei produttori onesti e dei consumatori. E’ il commento di Edoardo Angelo Ruggiero Presidente della DANIcoop di Sarno che, grazie al lavoro di oltre cento soci, produce e commercializza il vero pomodoro San Marzano DOP, conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo e, purtroppo, soggetto a subire innumerevoli tentativi di contraffazione. Si tratta solo dell’ultimo episodio; molti sono quelli che cercano di fare affari sui prodotti di qualità garantiti dal lavoro degli agricoltori italiani. Un inganno che complessivamente vale 60 miliardi di euro solo all’estero dove sono falsi 2 prodotti di tipo italiano su 3. Non è un caso che nel 2009 secondo le anticipazioni del rapporto Coldiretti/Eurispes sono state importate in Italia 161.215 tonnellate di pomodori preparati o conservati di cui il 52,9 per cento proviene dalla Cina, destinate per il 98,6 per cento del totale alla sola provincia di Salerno, patria del San Marzano D.O.P.
L’odierno sequestro di oltre 1300 quintali di pomodoro falso San Marzano al porto di Napoli e in alcuni depositi dell’agro nocerino sarnese, ripropone la necessità di completare l’iter normativo del Disegno di Legge sull’etichettatura obbligatoria dell’origine degli alimenti. La norma approvata in seconda lettura al Senato ha incassato l’ok definitivo della Commissione Agricoltura del Senato in sede deliberante e attende solo il via libera definitivo della Camera. “Il testo – ha spiegato soddisfatto il presidente provinciale della Coldiretti salernitana, Pietro Caggiano - prevede che per i prodotti alimentari non trasformati dovrà essere indicato il Paese di produzione degli stessi. Per quelli trasformati, invece – ha precisato - l’indicazione riguarderà il luogo in cui è avvenuta l’ultima trasformazione sostanziale e il luogo di coltivazione e allevamento della materia prima agricola prevalente utilizzata nella preparazione o nella produzione dei prodotti”. “L’obbligo – ha precisato il direttore provinciale della Coldiretti di Salerno, Aniello Ascolese - varrà per tutti gli alimenti e per i trasgressori sono previste multe fino a 15mila euro che agevoleranno la lotta contro l’ ”agro pirateria” che imperversa sulle produzioni agroalimentari che fanno grande il made in Italy, non solo nel nostro Paese, ma in tutto il mondo.
Coldiretti rinnova, quindi, l’apprezzamento per l’operazione di sequestro effettuata dal nucleo Anticontraffazione dei Carabinieri di Salerno, sottolineando come anche in questo caso il marchio di origine del prodotto rappresentato dal rispettivo consorzio di tutela del Pomodoro San Marzano Dop abbia contribuito ad evidenziare la truffa, facilitando le indagini.
10 Dicembre 2010
SEQUESTRO POMODORO FALSO SAN MARZANO