“La notizia del recente sequestro di 24.000 chili di falso pomodoro San Marzano D.O.P. da parte del nucleo Antifrodi dei Carabinieri di Salerno, pronto per essere commercializzato rappresenta una ulteriore ferita all’immagine di un prodotto che vede nel legame con il suo territorio la carta vincente per affrontare la sfida della globalizzazione dei mercati e delle produzioni”. E’ quanto affermato da Vittorio Sangiorgio, Vice presidente di Coldiretti Salerno, “un vero colpo basso alla tutela del made in Italy, ai coraggiosi sforzi per tutelare un prodotto con un marchio, una garanzia che potesse dare certezze al consumatore. Si tratta- continua Sangiorgio- purtroppo solo dell’ultimo episodio, molti sono quelli che cercano di fare affari sui prodotti di qualità garantiti dal lavoro degli agricoltori italiani. Un inganno che complessivamente vale 60 miliardi di euro solo all’estero dove sono falsi 2 prodotti di tipo italiano su 3. Non è un caso che nel 2011 il Nucleo specializzato dei Carabinieri abbia secoperto oltre 3 milioni di kg di prodotti alimentari contraffatti, secondo il rapporto Coldiretti/Eurispes sono state importate in Italia nello scorso anno 161.215 tonnellate di pomodori preparati o conservati di cui il 52,9 per cento proviene dalla Cina, destinate per il 98,6 per cento del totale alla sola provincia di Salerno, patria del San Marzano D.O.P. Un flusso favorito da una legislazione ambigua che consente di fatto di etichettare come Made in Italy materie prime agricole importate dall’estero che lascia ampi spazi di opacità terreno fertile per l’illegalità.
Coldiretti, caratterizzandosi come forza sociale, sarà sempre al fianco dei produttori e dei consumatori, per innescare quei processi virtuosi che determinano il successo di iniziative come la costruzione di una filiera tutta agricola tutta italiana, unico vero progetto per l’agroalimentare italiano.
17 Ottobre 2011
Sequestro falso pomodoro San Marzano