Il New York Times dedica un fumetto alle truffe dell’olio extravergine in Italia. Le vignette sono di Nicholas Blechman dal titolo “Il suicidio dell’extravergine - l’adulterazione dell’olio di oliva italiano” e illustrano con una serie di 15 disegni la produzione nazionale di extravergine come un covo di truffatori, protetti dal potere politico, che importano olio dall’estero da adulterare e miscelare con quello nostrano per poi spacciarlo come Made in Italy. Secondo il prestigioso giornale la maggioranza dell’olio di oliva venduto come italiano proviene in realtà da Paesi come Spagna, Marocco e Tunisia che esportano in Italia dove arrivano anche olio di soia ed altri oli di bassa qualità che vengono etichettati e contrabbandati come extravergini di oliva. “E’ sicuramente un colpo basso alla nostra agricoltura – commenta il presidente provinciale di Coldiretti Salerno, Vittorio Sangiorgio – che rischia di minare le esportazioni oltreoceano con un grave contraccolpo economico per tanti nostri operatori che sono riusciti, a fatica, ad aprire nicchie di mercato in America. La credibilità conquistata con fatica dagli agricoltori salernitani nel garantire la qualità delle produzioni – osserva Sangiorgio - è un patrimonio che va tutelato contro tutti coloro che immettono sul mercato prodotti taroccati e contraffatti, che non solo mettono a rischio la salute dei cittadini, ma fanno anche concorrenza sleale alle imprese che cercano invece, di mantenere alti standard di qualità”. Salerno è la prima provincia in Campania per ettari vocati all’olivicoltura (43mila su un totale di 73500) e oltre 35mila aziende. “Auspichiamo – conclude Sangiorgio – che la cosiddetta legge “salva olio” approvata dopo il pressing della Coldiretti, venga pienamente applicata. Ad ogni modo, stiamo lavorando ad un’iniziativa che porterà a Salerno i leader della filiera olivicola nazionale e le istituzioni interessate per esaltare e far crescere uno dei prodotti principali del Made in Salerno”.