L’Aprol di Salerno, dopo qualche anno di silenzio e pausa organizzativa, ritorna a far parlare di sé proponendo, nell’ultima edizione del SOL di Verona, una selezione di quindici oli extravergine di oliva a rintracciabilità di filiera certificata.
Le filiere olivicole salernitane, aderenti al progetto “oli extravergini di qualità”, hanno esposto le loro eccellenze presso lo stand organizzato da UNAPROL (associazione nazionale di adesione), ottenendo, da subito, un giusto successo tra degustatori, assaggiatori, ristoratori e consumatori. Se sulle tavole di tutto il mondo l’eccellenza degli oli extravergini di oliva parlano italiano, le filiere salernitane presenti alla manifestazione fieristica concorrono a far sì che la forza dei nostri oli sia sempre più incisiva e determinante. L’apprezzamento dei mercati ad elevato potere di acquisto verso l’olio extravergine italiano, ha spinto l’APROL a focalizzare l’attenzione degli associati a guardare con interesse al settore delle esportazioni.
La filosofia di produzione, è proprio quella di conquistare nuove fette di mercato, puntando alla qualità nel rispetto e tutela dell’ambiente.
Le filiere olivicole aderenti all’APROL Salerno hanno sottoscritto un disciplinare di produzione molto restrittivo che pone particolare attenzione all’attuazione di pratiche agronomiche che tendono da una parte all’incremento qualitativo dell’olio extravergine di oliva e dall’altra alla salvaguardia e tutela dell’ambiente, nel rispetto delle condizione socio-economiche della popolazione e della ruralità del territorio.
Nasce così l’olio extravergine italiano di alta qualità, con un tasso di acido oleico libero inferiore a 0,4%, una ridotta concentrazione di perossidi ed un elevato valore di polifenoli. Le nostre filiere, così, sono già pronte ad affrontare la sfida sulle future norme “ salva extravergine”.
E’ di estrema importanza che le norme “salva olio Made in Italy”, proposte da Coldiretti, UNAPROL e la fondazione Symbola, abbiano trovato riscontro positivo in commissione agricoltura da entrambi i rami del Parlamento.
Le proposte si sintetizzano in alcuni punti salienti:
· Scritte in etichetta di carattere più grande;
· Valore probatorio al panel test in modo da definire la reale classificazione merceologica degli oli vergini di oliva;
· Migliorare le informazioni contenute in etichetta per far conoscere ai consumatori l’origine del prodotto che utilizzano;
· Al fine di ridurre il rischio di frode, è stato individuato un ulteriore parametro che dovrà assicurare la qualità dell’olio italiano; il parametro di riferimento è il metil estere ed l’etil estere degli acidi grassi, il cui valore non dovrà superare la soglia dei 30 mg/Kg. Mentre la presenza del metil estere è legata all’azione di un enzima presente nell’ ambito del processo di lavorazione delle olive e non rappresenta un indice di scarsa qualità, l’altro invece ( etil estere degli acidi grassi) è legato all’attivazione di processi fermentativi a carico delle olive e pertanto sottende a fenomeni di mal conservazione delle stesse.
Un sistema di norme, questo, che tutelerà i consumatori attraverso le indicazioni di autenticità e territorialità del prodotto.
Le iniziative svoltesi nell’ambito della manifestazione di Verona conclusasi il 28 di marzo 2012, organizzate da UNAPROL sono state molteplici e di notevole importanza, tra tutte si riporta la presentazione del documento “senza embrolio”, che si inserisce nell’ambito di un programma di comunicazione avviato per diffondere la cultura della legalità e della tutela della qualità nel comparto agroalimentare e con particolare riferimento all’olio extravergine di oliva.
29 Marzo 2012
L’Aprol di Salerno al ”SOL 2012” di Verona