Napoli ospiterà il primo simposio internazionale sulla dieta mediterranea. L’appuntamento, promosso dalla Regione Campania, è per sabato 17 novembre, presso la Camera di Commercio di Napoli. Ad annunciarlo il consigliere regionale delegato all’agricoltura, Vito Amendolara, nel corso di un convegno su dieta mediterranea e salute promosso a Battipaglia da Fidapa e Coldiretti Salerno. Con il Simposio sarà inaugurata una nuova stagione di scambi economico-culturali volti alla valorizzazione e alla promozione della dieta mediterranea nei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. A Napoli giungeranno esponenti e studiosi di Grecia, Spagna, Marocco, paesi che con l’Italia stanno lavorando ad azioni di promozione comune della dieta mediterranea. Saranno coinvolte le quattro comunità simbolo, il Cilento, per l’Italia, Soria, in Spagna, Koron in Grecia e Chefchoauen, in Marocco. “La Campania intende così riaffermare il primato di prima regione italiana ad aver approvato una legge sulla dieta mediterranea – sottolinea Amendolara – con il Simposio Internazionale, un evento di grande richiamo per tanti operatori e studiosi, andremo a lavorare su iniziative e progetti di salvaguardia e valorizzazione della qualità dei prodotti e di uno stile di vita sano, affinché la Dieta mediterranea possa diventare un volano economico da un lato per le esportazioni delle nostre tipicità, dall’altro per la crescita di un turismo culturale ed enogastronomico”. Una delle novità più interessanti è che durante il Simposio di Napoli sarà allestita la mostra itinerante di Coldiretti Salerno dal titolo “Donne e Agricoltura tra passato e futuro…” 75 scatti in bianco e nero, provenienti per la maggior parte dal Fondo Comunale Gallotta di Eboli, che ritraggono alcune donne della Piana del Sele impegnate nel duro lavoro dei campi. Sarà dunque omaggio a tante donne che hanno contribuito e tutt’oggi contribuiscono a far crescere l’agricoltura in Campania. “Un’agricoltura – ricorda Amendolara – che ha visto raddoppiata, in un anno, la superficie media utilizzata e, soprattutto, una forte incidenza di donne e giovani che entrano in agricoltura. Insomma, un comparto vitale e capace di essere volano per il rilancio dell’economia campana”.