La magia della Fiera del Crocifisso, si ripropone ogni anno con maggiore successo e presenza di pubblico, tanto da determinare il protrarsi per un’altra settimana. La rievocazione dell’antica leggenda di Pietro Barliario, negromante ed illustre alchimista, nato e vissuto a Salerno a cavallo dei secoli XI e XII, riporta il Centro Storico in una magica atmosfera medievale. Barilario, accecato da un dolore incredibile misto ad una buona dose di senso di colpa per la morte di suoi due nipoti che un giorno si introdussero nel laboratorio, lasciato incautamente incustodito, entrando in possesso di un libro di magia nera morirono di paura nell’osservare le figure diaboliche dipinte al suo interno. Egli in preda alla disperazione, si recò al monastero di San Benedetto per chiedere perdono a Dio rimanendo steso davanti al Crocifisso, oggi conservato presso il Museo Diocesano, per tre giorni e tre notti in attesa di un segno. Mentre fuori infuriava la tempesta il segno tanto invocato arrivò: la testa del Cristo si piegò miracolosamente verso di lui ed aprì gli occhi. Fu questo evento a chiamare in città migliaia di fedeli e a far sorgere una vera e propria fiera. Un’atmosfera magica che racconta la storia di Salerno e dove le Aziende agricole hanno raccontato le storie delle proprie produzioni che hanno origine lontane e che sono le storie dei tanti territori salernitani, dall’Agro Sanese Nocerino, alla Piana del Sele, dall’Alto Cilento alla valle di Velia. Tutti rigorosamente in costume a riproporre gli antichi mestieri tra artisti di strada, saltimbanchi acrobati mangiafuoco, le imprese agricole Coldiretti hanno fornito il meglio calandosi appieno nel contesto, proponendo produzioni che hanno origine lontane e che non hanno avuto grandi mutazioni nel corso dei secoli. Le aromatiche, i formaggi, i legumi, gli agrumi la frutta in guscio, che hanno raccontato attraverso la loro storia, la storia di del territorio di appartenenza. Proprio le aromatiche hanno avuto particolare splendore, utilizzate a piene mani dalla Scuola Medica Salernitana ed ancora oggi visibili nel Giardino della Minerva, dove i medici le coltivavano per utilizzo farmacologico. Le moltitudini delle varietà proposte dall’azienda di Giulia e Franco Corrado, hanno impreziosito la piazza antistante il Duomo dedicato all’Evangelista Matteo, con le tante tonalità del verde ed una inebriante combinazione di profumi. Ai clienti ed ai curiosi i coniugi Corrado, anche se sommersi dalla folla, offrivano le più ampie spiegazioni sulle erbe e sulle loro proprietà terapeutiche e culinarie. Discorso uguale per l’azienda di Raffaele D’Angiolillo che ha esposto biodiversità, ormai quasi scomparse, del territorio di Velia, che con approfondita ricerca ha rimesso in produzione, in particolare i legumi e l’allevamento del maiale nero. Il metodico rumore dei colpi di un rudimentale martello di legno, utilizzato da Michele Di Muro dell’Azienda di Pina Carmando, utilizzato per schiacciare noci e nocciole di Giffoni, da offrire a visitatori destava particolare attenzione soprattutto nei numerosissimi turisti stranieri presenti, increduli davanti a scene che prontamente immortalavano. Altra tipicità, quasi scomparsa ma riproposta proprio da Pina Carmando è la confettura di Pera Pericina, di cui è azienda custode. Il giallo intenso ed il profumo dei giganteschi limoncedri e dei limoni dello sfusato amalfitano dell’azienda di Mario Giordano, costituivano altro motivo di interessi degli aspiranti fotografi presenti. I formaggi di pecora e capra proposti da Paola e Vincenzo Passaro da Giungano hanno soddisfatto i palati anche più sofisticati, a cui hanno aggiunto una particolare novità con lo yogurt di latte di pecora, che ha da subito riscosso un meritato successo. Gli abitanti del Centro storico, inoltre, nei giorni della Fiera sono stati svegliati alle prime luci dell’alba dal canto del gallo che padroneggiava nello stand della fattoria didattica di Michelangelo Corrado, accompagnato naturalmente da una gallina, che immancabilmente deponeva un uovo ogni mattina, e da una coppia di coniglietti che hanno catalizzato l’interesse di tutti i bambini ..e non solo. Giornate di leggenda e di magia nelle quali la Coldiretti Salerno ha fatto la sua parte e dalle quali gli imprenditori si sono staccati con nostalgia, aspettando la prossima edizione.
7 Maggio 2012
FIERA DEL CROCIFISSO RITROVATO, UN SUCCESSO NEL SEGNO DEL MEDIOEVO CON LE AZIENDE COLDIRETTI