CONCERTO DI BENEFICENZA
Venerdì 3 agosto a Eboli, nell'Arena di Sant'Antonio, alle ore 20.30, si terrà il concerto dei Fragilvida di beneficenza a favore delle popolazioni emiliane colpite dal terremoto. L'evento si inserisce all'interno del Disorder Fest e nasce dalla profonda amicizia che lega il gruppo musicale emiliano alla nostra terra colpita anch'essa dal terremoto nel 1980.
All'interno dell'area del concerto si terrà la vendita solidale di Parmigiano Reggiano per aiutare le imprese distrutte dal sisma a cura della Bottega di Nocera Inferiore sempre presente sopratutto in queste occasioni.
L'evento è organizzato da Macro Studio, Coldiretti Salerno e Azienda agricola Casa di Angiù di Eboli.
L'ingresso è gratuito.
Carissimi associati vorrei fare uno strappo alla regola e proporvi in questo spazio uno scritto di Antonella Dell'Orto dell'Azienda Agricola "La Casa di Angiù" nonchè promotrice dell'evento di domani sera:
Una serata per l’Emilia
Mi piacerebbe che a questo evento venisse data ampia eco.
Il tutto nasce quando questo "musicanti" vengono a suonare a Eboli il mese scorso.
Nasce l'incontro tra due comunità che hanno in comune un vissuto: “Il terremoto".
Quando sono ripartiti, la scorsa volta ,gli ho regalato due cassette di albicocche e, sapere che, arrivati a Finale Emilia, le hanno distribuite ai bambini nelle tendopoli, mi ha fatto tornare indietro a quei giorni quando, le famiglie, tutte riunite sotto la stessa tenda o in un garage della casa di campagna, come era successo alla mia famiglia, ricevevano le vettovaglie che arrivavano dalle varie parti d'Italia.
Chiunque abbia vissuto un evento del genere ha ben in mente dove si trovava in quel momento e che cosa stava facendo.
Erano le 19,31 del 23 novembre del 1980,domenica sera, io ero a casa con mio fratello e in tv davano la domenica sportiva, stavo preparando una ciotolina di cibo per un cagnolino che avevamo trovato abbandonato, all'improvviso tutto trema: i l buio, il boato, la corsa per le scale ,uscire all'aria aperta e vedere la casa oscillare...
Non sempre ricordiamo questo nostro vissuto. A volte, in famiglia, si dice: "Ci vorrebbe un altro terremoto", terremoto come guerra.
Il Natale più bello che mi ricordo è proprio quello del 1980.Tutta la famiglia unita ,messi da parte vecchi attriti e vecchi rancori, che sempre serpeggiano nelle famiglie, quel Natale fu bellissimo. Un grandissimo albero di Natale era stato piazzato al centro del grande piano terra della casa di campagna. Quell'anno le "giocate a carte "cominciarono con grande anticipo, risale a quel periodo il fatto che tutti noi ,da piccoli sappiamo giocare a poker, il garage si era trasformato in una bisca, si giocava con i fagioli ma quanto accanimento...
Fu ammazzato il maiale e le salsicce vennero appese al soffitto per farle stagionare,da quel momento furono il nostro "sismografo",ad ogni minima scossa di assestamento,gli sguardi di noi bambini si alzavano al soffitto ad osservare le oscillazione delle salsicce...avevamo talmente i sensi acuiti che sapevamo riconoscere se si trattava di un movimento sussultorio o ondulatorio e di quale intensità della scala Mercalli era..."