Intervistato in diretta su RaiUno ad UnoMattina, il Presidente di Coldiretti Salerno, Pietro Caggiano, sui danni causati dal maltempo in provincia di Salerno. Caggiano nel suo intervento ha fatto un rapido exursus della drammaticità dei danni subiti dall’agricoltura salernitana. Il maltempo non ha risparmiato nessuna zona del nostro territorio, dalla Alta Piana del Sele: sono andate perdute intere colture di cicorie, cipolle, fragole, ravanelli, rucola, spinaci, cavoli ed insalate destinate alla quarta gamma, con la compromissione di almeno altri tre cicli produttivi In grande difficoltà anche l’olivicoltura con le olive sbattute a terra dal maltempo proprio nel momento cruciale della raccolta. Danni alle strutture serricole ed alle tettoie dei magazzini e centri di raccolta e condizionamento dei prodotti agricoli; Nella bassa Piana del Sele: oltre ai danni alle colture in pieno campo, anche la perdita di ingenti quantitativi di fieno e paglia .Tra Capaccio ed Agropoli, data la presenza di innumerevoli aziende zootecniche, bufaline e bovine a forte rischio di inondazione sono in corso trasferimenti di animali in zone più alte del territorio. Nel Vallo di Diano: risultano compromesse le semine di erba medica ed altre foraggere destinate all’alimentazione degli animali con rischio di forte riduzione delle scorte anche a causa degli allagamenti dei fienili. Nell’Agro Nocerino Sarnese: il maltempo delle ultime ore ha causato gravi danni su tutto il territorio. Le forti piogge cadute nelle scorse ore hanno provocato gravi perdite alle colture in atto, in pieno campo ed in più casi anche sotto serre. Il fiume Sarno ha rotto gli argini in più punti, inondando campi e strade. A tutto va aggiunta l’emergenza idrica determinatasi dalla rottura delle condotte di acqua potabile con relativo disagio per oltre 500.000 abitanti, facendo insorgere gravi difficoltà in particolare alle aziende di trasformazione lattiero-caseario, che stanno per esaurire le scorte di acqua.
11 Novembre 2010
Con Foto – CALAMITA’: IL PRESIDENTE CAGGIANO A RAI UNO