Pochi chilometri a sud di Salerno, pochissimi da Paestum, una lunga barriera di monti piegantisi verso il mare segna l'inizio del Cilento, una terra di contrasti non cancellabili alla memoria, chiusa e difficile nella sua parte più elevata, scavata da innumerevoli corsi d'acqua in una solitudine solo qua e là rotta da paesi antichissimi arroccati sulle cime delle montagne, aperta, ridente, un susseguirsi di colori ora tenui e ora intensissimi in una gloria di luce che fa più vicino il ciclo, sulla costa, e rende più profondi il silenzio e la pace delle sue marine.
Un ambiente dal cui fascino, una volta attratti, non è possibile liberarsi se non dopo aver saziato una curiosità sempre più stimolata con il trascorrere dei chilometri e essersi convinti di una realtà attuale; di un mondo che viene fuori in questi nostri giorni quasi direttamente dalla luminosa civiltà della Magna Grecia.