“La decisione dei viticoltori de Conciliis di rinunciare alla denominazione Dop è gravissima per il comparto vitivinicolo salernitano e rischia di creare un effetto a catena su tut...to il settore. Non è possibile che la burocrazia influenzi e penalizzi in questo modo un segmento dell’economia che è trainante per il mercato e l’export”. A dichiararlo il presidente provinciale di Coldiretti Salerno, Vittorio Sangiorgio, preoccupato per la decisione dei Viticoltori De Conciliis di rinunciare alla denominazione DOP Cilento a causa di problemi burocratici riscontrati con l’Ente di Certificazione.
“È ormai chiaro che il vino è uno dei comparti che soffre in misura maggiore del peso della burocrazia. I costi e le pratiche – spiega Sangiorgio - stanno diventando sempre più insostenibili e rischiano di far perdere fette di mercato alle nostre aziende. Occorre dare risposte concrete per arginare questo problema, semplificando il settore, anche attraverso un confronto serrato tra le organizzazione agricole e la Camera di Commercio di Salerno”. Secondo i dati Coldiretti, dalla produzione di uva fino all’imbottigliamento e vendita le imprese devono assolvere a oltre 70 attività burocratiche, con oltre 1.000 norme che regolamentano il settore, contenute in circa 4.000 pagine di direttive, comunicazioni, note e decisioni del Consiglio e della Commissione europea, leggi, decreti, provvedimenti, note, circolari e delibere nazionali e regionali. “Il peso della burocrazia del vino sottrae 100 giornate di lavoro all’anno al tempo passato in vigna e in cantina. E favorisce sempre di più l’abbandono delle produzioni Doc, con un taglio di 200.000 bottiglie al giorno. Un danno inestimabile se si tiene conto che il vino è la principale voce dell'export agroalimentare salernitano con oltre la metà del fatturato estero che viene realizzato sul mercato comunitario.Visualizza altro
12 Marzo 2013
BUROCRAZIA BOCCIA DOP: COLDIRETTI, SITUAZIONE INAMMISSIBILE