Si chiama “Rural Hub” ed è il primo luogo in Italia dedicato all’innovazione sociale applicata alla ruralità per lo scambio e la condivisione tra persone di idee e progetti innovativi. Rural Hub nasce a Calvanico, a pochi chilometri dall’Università degli Studi di Salerno, in un antico casolare di campa...gna con cinque ettari di terreno, e raccoglie produttori agricoli, ricercatori, esperti di marketing e innovatori sociali con lo scopo di supportare la nascita di start-up nel territorio rurale.
Il progetto è realizzato dall’Accademia Mediterranea di Societing diretta da Alex Giordano, in collaborazione con Coldiretti Giovani Impresa e Coldiretti Salerno in partnership con l’Università degli Studi di Salerno.
“Il campus di Fisciano è un'eccellenza della provincia di Salerno – osserva il presidente provinciale di Coldiretti Vittorio Sangiorgio - che oggi è chiamato a far crescere lo sviluppo dell'economia salernitana esaltando la sinergia tra impresa, ricerca e formazione. Rural Hub è un progetto ambizioso, un’occasione importante per far fare il definitivo salto di qualità alle nostre imprese attraverso il grande supporto della ricerca, un’efficace rete tra agricoltori, enti ed istituzioni, per dare risposte concrete alle esigenze che provengono dal mondo agricolo”.
Coldiretti sta coinvolgendo diverse istituzioni - anche alla luce della recente legge regionale di affidamento ai giovani dei terreni demaniali - per individuare aree agricole che andranno a creare il primo grande incubatore d'impresa per l'agricoltura in provincia di Salerno.
“Ogni giorno - spiega Alex Giordano, tra i promotori del Rural Hub – aumentano le persone che abbandonano i centri urbani per stabilirsi in zone che in passato venivano definite periferiche per dedicarsi a lavori legati all’artigianato ed all’agricoltura, non scegliendo di tornare a lavori manuali con spirito nostalgico ma proiettati in una dimensione glocal sfruttando tutte le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie, dai social networking all’e-commerce, alla stampa 3D, ai mercati locali. Quello che manca è però un nuovo modello organizzativo: una filosofia d’impresa capace di capitalizzare le risorse e dar loro una nuova direzione”. Il progetto parte da un semplice assunto: la tipicità del prodotto agricolo è un patrimonio che deve essere valorizzato e che può creare economia e lavoro. Per far questo il Rural Hub intesse relazioni con la comunità locale di agricoltori, apre il proprio spazio a ricercatori, workshop, corsi di formazione, eventi a partire dalla Societing Summer School che si è appena conclusa coinvolgendo oltre venti studenti e ricercatori. In tanti, durante l’esperienza della Summer School di Calvanico, hanno raccontato di aver ricomposto un rapporto con la terra che si era interrotto da almeno una generazione. Ad esempio, se l’Associazione Terra Madre, per il recupero degli antichi grani autoctoni Inaculidda e Russulidda, ha fondato la Comunità del Cibo Grano di Caselle, Rosa Barbato a Casalbuono ha scelto di recuperare le antiche varietà di fagioli, creando l’Azienda Luna Calante, mentre un gruppo di ragazzi dopo aver conseguito la laurea è coraggiosamente tornato a Caselle in Pittari per fondare la cooperativa sociale di contadinanza sociale e accoglienza rurale chiamata Terra di Resilienza. Prime esperienze di una lunga serie di progetti destinati a svilupparsi in provincia di Salerno
5 Settembre 2013
AL VIA IL PROGETTO ‘RURAL HUB’: A SALERNO NASCE IL PRIMO INCUBATORE D’IMPRESA PER L’AGRICOLTURA