“Il fenomeno delle sofisticazioni alimentari è sempre più in crescita: è necessario migliorare la tracciabilità a partire dall’obbligo di indicare in etichetta l’origine e di rendere pubblici i flussi commerciali delle materie prime provenienti dall’estero”. Lo dichiara, in una nota, il presidente provinciale di Coldiretti Salerno, Vittorio Sangiorgio, commentando l’operazione dei Nas di Salerno che ha portato al sequestro di un caseificio produceva mozzarelle senza approvvigionarsi di latte. “Coldiretti – osserva Sangiorgio - sollecita da tempo una maggiore attenzione delle forze preposte affinché verifichino l’entrata nel nostro Paese di prodotti senza alcuna indicazione in etichetta. La credibilità conquistata dai produttori salernitani nel garantire la qualità delle produzioni è un patrimonio da difendere a tutti i costi – conclude il presidente di Coldiretti - nei confronti di quanti ancora oggi operano una concorrenza sleale, che mina l’economia e il reddito di tanti operatori onesti”. Contro il fenomeno dilagante della contraffazione, Coldiretti Salerno rilancia il progetto di una task force interportuale, operativa sui porti di Napoli e Salerno, a difesa del Made in Italy, attraverso il coinvolgimento dell’“Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare” a cui ha aderito anche la Regione Campania. Salerno è purtroppo tra le province più colpite dal fenomeno della contraffazione, con i suoi prodotti di eccellenza, dal pomodoro san Marzano allo sfusato amalfitano, arrivando alla mozzarella di bufala dop, al vino e all’olio extravergine di oliva.
22 Gennaio 2015
SEQUESTRO CASEIFICIO