Contro il fenomeno dilagante della contraffazione, Coldiretti Salerno proporrà una task force interportuale, operativa sui porti di Napoli e Salerno. “Sperando che vengano superate in fretta le questioni legate alla riforma dei porti – spiega il presidente di Coldiretti Salerno, Vittorio Sangiorgio – l’auspicio è che si costituisca in tempi brevi una task force interportuale a difesa del Made in Italy. Coinvolgeremo in questo progetto l’“Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare”, la Fondazione Coldiretti che si occupa di criminalità in agricoltura e nel sistema agroalimentare, e che sta lavorando per diffondere la conoscenza e la consapevolezza del patrimonio agroalimentare italiano. Attualmente – osserva Sangiorgio - le forze preposte sono bloccate da leggi o dispositivi che nelle "virgole" hanno meccanismi non chiari, soprattutto nel comparto agroalimentare, dove si registrano episodi crescenti sia per quanto riguarda il trasporto delle merce verso i principali mercati dell’Italia centro-meridionale, sia nel traffico di materie prime contraffatte, per lo più di provenienza extra Ue. Salerno, tra l’altro, è divenuta la principale provincia di destinazione della merce che viene importata, con un forte rischio per i consumatori anzitutto e con un danno enorme per gli imprenditori agricoli. Si tratta di un’attività economica parallela che va contrastata in maniera adeguata: è necessario insediare un coordinamento interforze che aiuti a implementare il sistema dei controlli e soprattutto a semplificare le procedure di sdoganamento delle merci”.
I settori dell’agricoltura e della pesca sono nel mirino di Cosa Nostra e della Camorra in Spagna dove non manca l’interesse della stessa Camorra e quello della Ndrangheta nel comparto della ristorazione. Tra i centri maggiormente toccati – riferisce la Coldiretti - ci sono la capitale Madrid, Vigo e l’Andalusia. In Germania la Ndrangheta guarda con crescente interesse alle strutture legate alla gastronomia, con preferenza per le città di Geldern, Oberhausen e Duisburg. La criminalità organizzata, infine, non dimentica l’Est europeo. Anche per la vicinanza geografica, l’Albania rappresenta un buon mercato per la Sacra Corona Unita per quanto riguarda bar e ristoranti, mentre opera con illeciti profitti la Camorra in Romania in attività legate all’agricoltura e alla pesca soprattutto nella zona di Vaslui ai confini con la Moldova e in prossimità del Mar Nero. “La Task force – prosegue la nota – dovrà mettere in campo un articolato sistema di controlli che assicuri la più completa battaglia all’agromafie, contrastando le contraffazioni e le adulterazioni alimentari. Una massa enorme di falso made in Italy attraversa il confine alla rovescia, portando da noi prodotti fasulli che ingannano i consumatori con l'italian sounding. La criminalità si deve combattere attraverso la creazione di un solido sistema che assicuri una tutela rafforzata all’intera filiera produttiva, nella convinzione che la legalità sia una condizione essenziale per il sostegno all’economia dell’intero Paese e che la lotta ai fenomeni di criminalità organizzata presenti nel settore agroalimentare comporta effetti vantaggiosi in termini ambientali, sociali ed occupazionali”.
25 Aprile 2014
PORTI DI SALERNO E NAPOLI: COLDIRETTI, SUBITO UNA TASK FORCE ANTICONTRAFFAZIONE